From Sylvestre Gherardi    [1er avril 1827]

[1er avril 1827]

[94] Illustre e Celebre Signore Col mezzo del Padre del celebre Rossini Maestro di Musica le mando una copia della mia traduzione dell’Elettro-dinamica del Sigr. Demonferrand, e la prego di accettarla come un omaggio della profonda stima che ho per lei. Io la prego, se avrà tempo, di leggere le note che quà e là vi si ritrovano ed alla fine, colla prefazione. Alla fine della nota (g) vedrà che ho riferito un passo dell’opera del nostro rinomato Beccaria nella quale questo fisico manifesta, quasi direi casualmente, un sentimento analogo al suo, circa alla causa del magnetismo de' corpi. La ringrazio infinitamente del regalo che mi ha fatto della sua Memoria col mezzo del Sigr [illisible]. Io sto sempre considerando la di lei lettera che si degnò di mandarmi l’estate scorsa coll’occasione de’ Signori C.i Bianchetti: la gentilezza colla quale sono trattato da un uomo così grande come è lei mi farà coraggio a scrivere di nuovo sullo stesso soggetto dell’azione de' circuiti chiusi e solidi. Intanto io ardirò di farle osservare (replicando quasi ciò che le dissi nell’ultima lettera a cui si riferisce la sua risposta) [95] che mi pare che l’esperienza del Cav. Nobili provi che una calamita cava intorno al proprio asse girerebbe per l’azione d’un circuito chiuso, una parte del quale fosse formata da un filo verticalmente tuffato nel mercurio in cui essa peschi e lungo il suddetto suo asse. Ora il di lei moto in tal capo sarebbe di rotazio- ne e non di rivoluzione. Di più mi pare che da ciò si possa arguire che una calamita tutta piena o intera girerebbe ancora intorno al suo asse se il suddetto filo verticale si dividesse in due rami, a guisa di ferro da cavallo, ed abbracciasse così la calamita pescando sempre colle sue estremità nel mercurio, e senza toccarla. Mi pare che assolutamente questa esperienza debba riuscire circondando la calamita come nella fig.a qui contro, in cui il filo f si divide ne’ rami u, u, u etc; ora se questo accade, ecco in questo caso, come nel precedente, (sul quale non è permesso di dubitare) degli esempi di rotazione vera della calamita, vale a dire di rivoluzione intorno al proprio asse senza che alcuna parte del circuito sia legata e passi per la calamita. Io non ho ancora avuto il xxxx ^di lei^ Prècis etc; ma mi sembra che abbia xxxx bene dimostrato che un solenoide per l’azione [96] d’un circuito chiuso non possa girare intorno ad una retta che passi per le sue estremità; e non mi pare che sia una conseguenza giusta il concludere da ciò che nemmeno la calamita possa girare intorno al proprio asse, vale a dire concepire intorno a questo un moto di rotazione. Di fatto nissuno de’ cilindretti magnetici o de’ solenoidi che formano la calamita, potrà, è vero, girare intorno al proprio asse, ma tutti, mi sembra, che potranno concepire tale movimento intorno all’asse della calamita intera, fuori di quello^solenoide^ che occupa tale asse.

Ma io credo già di avere, non volendo, oltrepassati i termini della discrezione con lei Signor Professore; ma la di lei bontà e gentilezza faranno sì ch’ella, lo spero, mi perdonerà.

Le rinnovo i miei più sinceri ringraziamenti per le gentilezze che mi ha usate e con tutta la stima e venerazione mi sottoscrivo

Di lei Sigr. Professore

Bologna il 1° Aprile 1827

PS. La prego di osservare ancora, Umiliss. Devotiss. Servitore che io non feci uso del principio Silvestro Gherardi di Newton sull’azione e reazione Prof. Istituto a Bologna xxx ^in quel senso^ ch’ella ha creduto nella di lei lettera ultima.

Please cite as “L1004,” in Ɛpsilon: The André-Marie Ampère Collection accessed on 26 April 2024, https://epsilon.ac.uk/view/ampere/letters/L1004